Maiali e Packaging di lusso
Quel tardo pomeriggio di martedì 16 maggio mi trovavo ancora a Milano, all’interno dei padiglioni della fiera Packaging Première. Era dal mattino che saltavo da uno stand all’altro senza sosta, curioso di scoprire le novità e qualcosa da proporre ai miei clienti.
Tutto il giorno in piedi. In piedi anche al bar per un tramezzino veloce e un caffè. Mi sentivo stanco, ma soddisfatto di aver visto tanto.
Alla fine la spossatezza ha avuto il sopravvento e mi ha costretto ad una pausa, seduto su una dura panchina metallica addossata alla parete, incurante dei tanti visitatori che andavano e venivano.
Ho incominciato a pensare all’impressione generale che mi aveva fatto la fiera, così diversa rispetto alla mia ultima visita prima della pandemia.
In tutti gli stand quasi lo stesso trend.
Scatoline e confezioni bellissime, originali, con finiture pregiate e stampe a caldo e in rilievo, che non sembravano ricavate da materiali riciclati al 100%. Una gara tra i produttori a sfruttare gli scarti di ogni tipo, impensabili per il profano, senza buttar via niente.
Proprio come si fa con i maiali.
Ecco il guizzo. L’immagine dei maiali, affacciatasi quel pomeriggio nella mia mente in modo repentino e dissacrante nel tempio del lusso e della bellezza, mi ha intrigato al punto da riproporla nel titolo provocatorio di questo blog.
Si fa come con i maiali, non si butta via niente
Qualche esempio.
- La storica cartiera myCordenons, che produce carte utilizzando fibre e materiali derivati, per la prima volta, in collaborazione con Olio Carli, recupera i noccioli delle olive. Triturati e ridotti in polvere, sono aggiunti all’impasto di cellulosa ed acqua che dà origine alla carta, utilizzata per gli shoppers dei suoi punti vendita.
- Ecojeans è invece uno splendido materiale di rivestimento di copertine di libri e articoli cartotecnici, composto da filato di denim riciclato accoppiato a carta ecologica. Le fibre di denim, presenti in ordine sparso nel tessuto, rendono ogni metro di materiale diverso e unico.
- Per le etichette adesive della linea Re-Play di Fedrigoni si recupera la carta siliconata che fa da supporto alla maggior parte degli adesivi comuni e che finisce negli scarti per riciclarla nel frontale stesso dell’adesivo.
Avanti col green e l’ecosostenibile
È proprio questa la tendenza più marcata che ho colto dalla fiera, perfino negli allestimenti dei padiglioni.
Insegne in cartone invece del solito PVC Forex. Nessuna bottiglietta di plastica per la minerale, ma borracce da riempire in appositi chioschi.
Basta carte, cartoncini e allestimenti spreconi che non provengono da una filiera ecosostenibile. Basta scatole che contengono componenti difficili e costosi da separare nel riciclo, come le piastrine magnetiche di chiusura.
Senza rinunciare a confezionare articoli di grande impatto visivo e di alta gamma, per renderli oggetti desiderabili.
Noi siamo già pronti a fornirti i prossimi raccoglitori rivestiti di Ecojeans.
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